Il boom dei podcast: i moderni strumenti di storytelling
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Il termine podcast è stato utilizzato per la prima volta nel 2004 dal giornalista britannico Ben Hammersley in un articolo pubblicato sul giornale The Guardian intitolato “Audible Revolution”.
A partire da questo momento, iniziò ad essere associato alla nuova possibilità di ascoltare file audio su device facili da trasportare come l’Ipod, che nasce qualche anno prima, nel 2001. Un aspetto interessante è il fatto che sia stata nominata parola dell’anno 2005 dal New Oxford American Dictionary.
Come mai è stato scelto proprio questo termine?
La prima parte “pod” in inglese significa “contenitore” e questo fa chiaramente riferimento al dispositivo sopra citato, considerato uno dei primi strumenti di distribuzione dei podcast. La seconda, “cast“, vuol dire invece “trasmissione”, condivisione in questo caso di contenuti audio.
Se l’Ipod è ormai fuori commercio (da maggio 2022 Apple ha dichiarato che una volta venduto fino a esaurimento scorte, non verrà mai più prodotto), non si può dire lo stesso per i podcast. Quest’ultimi, al contrario, hanno avuto una vera e propria rinascita negli ultimi anni.
Facendo una comparazione tra il numero di ascoltatori del 2006 e quelli del 2021, si rimane a bocca aperta. La crescita è stata esponenziale e si è passati da poco più di nove milioni all’enorme cifra di 383,7 milioni.
Le ragioni del successo
In primo luogo la grande ascesa dei podcast è sicuramente dovuta al fattore Covid. A causa della pandemia scoppiata nel 2020, molte persone si sono trovate costrette a rimanere a casa con molto tempo a disposizione, ma senza sapere cosa fare. Considerando il fatto che soprattutto nei primi periodi l’emergenza mondiale era così critica da rendere impossibile il dialogo diretto con le persone, quale miglior passatempo se non la fantastica esperienza dei podcast?
Inoltre, quando il fenomeno ha iniziato a svilupparsi, reperire e scaricare i podcast era quasi un’impresa, tanto è vero che esistevano addirittura libri che spiegavano il procedimento. Con il passare degli anni, l’accesso a questo tipo di contenuti è stato reso più semplice attraverso la creazione di diverse piattaforme specifiche che permettono all’utente di ascoltare i file in qualsiasi momento della giornata in modalità sia online che offline. Tra le più utilizzate ci sono senza dubbio Google podcasts, Audible e Spotify, che conta più di 3 milioni di podcast.
Questo è un fenomeno che sta spopolando anche per la possibilità di immergersi in tante storie interessanti mentre si svolgono altre attività. Molti ascoltatori, ad esempio, in contemporanea si allenano, cucinano o viaggiano: davvero multitasking!
Bisogna, infine, tenere in considerazione che una grande quantità di utenti si dimostra particolarmente interessata all’ascolto dei podcast anche per la presenza di celebrità nei diversi episodi. Per fare un esempio, uno dei programmi più seguiti è il Joe Rogan Experience, un talk show che è stato lanciato su youtube nel 2009 e che è approdato come podcast su spotify nel 2020.
Si tratta di lunghe conversazioni tra il presentatore Joe Rogan e i numerosi ospiti, che spesso sono personaggi affermati del mondo del cinema o della musica. Tra gli invitati ci sono stati la cantante Miley Cyrus, il batterista della band Blink-182 Travis Barker e il regista Quentin Tarantino.
Il branded podcast
Le aziende possono utilizzare i contenuti audio generati nelle varie piattaforme per migliorare l’immagine del proprio brand e attrarre un numero maggiore di clienti. Ovviamente questo non può essere l’unico metodo per raggiungere questi scopi, ma deve costituire un elemento aggiuntivo che permetta di avere una campagna promozionale a 360 gradi.
Ci sono molti vantaggi nel realizzare questo un branded podcast: è un’opportunità per comunicare i principali valori aziendali e inoltre può essere un modo per distinguersi dai competitor che ancora non fanno uso di questo nuovo mezzo comunicativo.
Un esempio di branded podcast è quello realizzato da Gucci con diverse interviste con il direttore creativo Alessandro Michele e i collaboratori, in cui si raccontava la storia e le aspirazioni del brand.
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I podcast si stanno quindi rivelando uno strumento di comunicazione sempre più potente e diffuso: se anche tu li ascolti, facci sapere quali sono i tuoi preferiti!
Nicolò Michielin