Trend 2023 e il web del futuro

Pubblicato il: 15 Marzo 2023Categorie: News0 CommentiTempo di lettura: 6,8 min

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Questi ultimi anni, tra pandemia, lockdown e crisi economiche, non sono stati semplici, anche per le aziende tecnologiche. Sono eventi che hanno portato ad investire sempre meno in innovazioni di marketing ma, nonostante ciò, le aziende più moderne abbracceranno la sperimentazione per acquisire un vantaggio competitivo utile per il futuro.

 

I nuovi spazi del web

Anche il modo di vivere il web si è evoluto molto dal 2020. Un cambiamento rivoluzionario, dove le interazioni non sono più le stesse: la condivisione si è fatta più privata e meno pubblica.

Soprattutto le nuove generazioni preferiscono parlare in spazi più intimi e non ad un pubblico generico, anche se potenzialmente più ampio. Crescono così sempre di più le micro community di interessi. I maggiori social media stanno dando sempre più spazio alle condivisioni tra piccoli gruppi: Facebook privilegia i “Gruppi”, WhatsApp ha introdotto “Community” per aggregare gruppi preesistenti e Instagram ha aggiunto “Group Profile” per condividere solo con pochi.  Le aziende, quindi, dovranno andare alla ricerca di queste micro community di interessi, spesso di nicchia, per provare a studiarle e poi influenzarle.

 

Nei primi mesi del 2023 i social media sono stati dominati dall’intrattenimento. E infatti internet si è “tiktokizzato”: la crescita dirompente di TikTok ha mostrato una nuova via al modo di progettare e vivere i social media, rendendolo il protagonista di quest’anno. 

Una piattaforma governata da algoritmi progettati per catturare la nostra attenzione, soprattutto attraverso il continuo fiume di video che espone ai nostri occhi; non gli serve conoscere i nostri gusti o con chi siamo amici per iniziare a bombardarci di stimoli visivi. L’obiettivo è dare sempre più spazio a contenuti più popolari a scapito di quelli “family & friends”.

L’apprezzamento degli utenti ha indotto molte applicazioni a “copiare” alcune caratteristiche peculiari di TikTok, come il formato dei video brevi accompagnati da una traccia audio, per rendere la visione più coinvolgente. Instagram e Facebook hanno i Reels, Youtube ha gli Shorts e Snapchat ha Spotlight. La preferenza è dunque per contenuti brevi, da gustare nei ritagli di tempo, perché prevale la voglia di intrattenimento e di distrazione più che di entrare in contatto con l’altro e di conversazioni pubbliche.

Ma se tutti i social media, che sono gli snodi del web più utilizzati per scoprire cose nuove, diventano solo luoghi per passare il tempo, sarà sempre più difficile trovare degli spazi di approfondimento che fanno informazione di qualità. I video in stile TikTok non contengono link verso le pagine di approfondimento, portando così molti utenti a produrre contenuti superficiali per sopravvivere ai nuovi format. 

 

I social media si stanno trasformando sempre di più in spazi per “VIP. Linkedin, Snapchat e Telegram sono stati tra i primi a proporre un abbonamento mensile per coloro che hanno bisogno di funzioni speciali e aggiuntive (limiti superiori di upload/download, analytics avanzati), per non parlare di OnlyFans. Poi Elon Musk ha rilanciato il progetto Twitter Blue, l’abbonamento che permette di ottenere il badge di verifica e di conseguenza più reach, come maggiore visibilità nelle risposte, nelle menzioni e nei risultati di ricerca. Con l’idea di un accesso privilegiato e a pagamento (qui abbiamo parlato delle Instagram Subscription) ai social media, verrà tracciata una linea ben definita tra utenti di serie A e utenti di serie B. Le aziende dovranno considerare questo tipo di abbonamenti premium se non vorranno perdere completamente la visibilità sui social media.

 

Social Media Mall: le diverse piattaforme stanno iniziando a sperimentare attraverso accordi con fornitori di ecommerce. In un paio d’anni sarà possibile comprare senza uscire dai social, trasformando i social media in centri commerciali digitali. Intanto le stime del mercato del social commerce parlano di 1 trilione nel 2023. 

Facebook e Instagram hanno abilitato gli acquisti in-app (checkout) negli USA. TikTok ha integrato gli Shop nei profili USA ed ha un piano per spingere il social commerce. Sta anche acquistando magazzini per stoccare i prodotti da spedire. YouTube ha introdotto la possibilità di taggare i prodotti nei video, negli Shorts e nel live stream (per i canali con almeno 20.000 abbonati in US, UK, Brasile e India). La vendita degli stessi avviene grazie all’integrazione con Shopify e il live shopping in partnership con TalkShopLive. Amazon, che ha già il catalogo prodotti, ha lanciato la piattaforma Live per connettere Influencer e Brand. Prepararsi al social commerce è indispensabile.

 

Segnali dal futuro

A proposito di futuro, il viaggio nel web ci porterà ad esplorare mondi tridimensionali, il metaverso, e a vivere esperienze immersive in cui la realtà aumentata e quella virtuale avranno un ruolo fondamentale.

  • I mondi 3D, nati come giochi, si stanno trasformando in luoghi di socialità e lavoro per molti giovani, in cui chiacchierare, visitare luoghi fantastici e collaborare insieme alla creazione di nuovi mondi.

 

  • Intelligenza Artificiale Generativa: l’utilizzo di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) che permettono di ottenere testi, immagini e video a partire da un input testuale. I campi più avanzati in questo momento sono i Text to Test (modelli per generare testi da usare in copy, social post, descrizioni di prodotto, knowledge base) e i Test to Image (generare rapidamente idee e immagini nuove, per poi estendersi alla produzione di video, audio e immagini 3D).

 

  • Realtà Aumentata: i brand hanno iniziato a sperimentare funzionalità in-app come la visualizzazione del prodotto nell’ambiente reale, la prova virtuale dei vestiti e molto altro. Ma il 2023 potrebbe essere un anno di svolta soprattutto se Apple dovesse entrare nel mercato con un paio di occhiali AR/MR. Le maggiori aziende tech stanno spingendo in questa direzione. Snapchat è stata la prima a credere nell’AR applicato ai social media per svago e shopping. Oltre 250 milioni di persone usano i suoi filtri ogni giorno, tanto che molte aziende li stanno utilizzando per scopi di marketing.

 

  • Avatarizzazione: quasi tutti i social media e gli instant messenger permettono di creare un avatar da usare come foto profilo e/o come sticker per rappresentare meglio sé stessi e le proprie emozioni. Ci sono poi applicazioni specializzate nella realizzazione di avatar a figura intera tridimensionale da utilizzare nei mondi virtuali, come Ready Player Me. L’avatarizzazione apre le porte al modello Direct To Avatar, nel quale le aziende vendono beni digitali dedicati ai nostri “gemelli digitali”.

 

  • Metaverso: stiamo andando verso un futuro nel quale una parte degli utenti/avatar vorranno avere un ruolo più attivo nel rapporto con le aziende. Nike ha lanciato il progetto .SWOOSH: si tratta di una piattaforma Web3 attraverso la quale gli iscritti potranno creare, collezionare e scambiare oggetti digitali indossabili nei giochi e nelle altre esperienze immersive. Le migliori creazioni verranno trasformate in prodotti fisici. L’ingresso nella community darà diritto anche a benefici esclusivi: la partecipazione ad eventi e l’acquisto di prodotti in edizione limitata. Dal community building al community empowerment.

 

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