Influencer Marketing e promozione del turismo
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L’influencer marketing applicato al turismo consiste in una serie di attività per promuovere una determinata destinazione turistica. In tal senso il travel influencer sfrutta la sua personalità e popolarità. Il suo ruolo consiste nel raccontare sui social quel determinato luogo o attrazione turistica, incoraggiando il pubblico alla visita e consigliandolo nella scelta di hotel, escursioni e attività.
Influencer e settore turistico
La dinamicità del settore turistico e culturale richiede strategie di comunicazione incentrate sul racconto dell’esperienza e sulla condivisione di emozioni vissute per riuscire a incrementare il numero di visitatori.
Negli ultimi tempi sono molti i musei e gli enti turistici che scelgono attività di influencer marketing, sfruttando tecniche di comunicazione alternativa e di storytelling creativo.
Oltre al famoso caso di Chiara Ferragni agli Uffizi nel 2020, un altro esempio è quello dei The Jackal, un gruppo di comici famosi sui social. Nel 2018 sono stati scelti dal Museo Archeologico nazionale di Napoli per una campagna di promozione, il cui video “L’esperto di cose al Museo” ha raggiunto i due milioni di visualizzazioni su Youtube e Facebook, favorendo l’aumento della visibilità dell’ente.
Chi sono i micro e nano travel influencer?
I nuovi protagonisti del marketing turistico però, non sono i top influencer, bensì i micro influencer (10-100 mila follower) e i nano influencer, seguiti da un minimo di 1.000 fino a un massimo di 10.000 persone. Sono compresi blogger, social influencer, videomaker, amanti di esperienze particolari o specializzati in determinate tematiche, che generano contenuti virali, tali per la loro qualità. È questa infatti la base del successo dei micro e nano influencer, che utilizzano i loro canali web e social come un diario, con cui documentano esperienze e attività, dimostrandosi aperti al dialogo e capaci di esprimere emozioni autentiche.
Categoria da non dimenticare poi è quella dei local influencer, ossia travel blogger che operano in un’area geografica specifica, identificandosi come punto di riferimento del proprio territorio. Un esempio è rappresentato da Martina Aiello, travel influencer trevigiana che racconta su Instagram cosa vedere in Europa, Italia e Veneto. Proprio per questo nel 2022 è stata nominata digital content creator ufficiale della Tiramisù World Cup di Treviso, la sua città natale.
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L’influencer marketing è davvero utile?
Le attività del travel influencer sono una risorsa importante per i brand. Queste figure sono infatti considerate opinion leader, ovvero degne di fiducia dagli utenti dei social network, che reputano come autorevoli le iniziative di influencer marketing dei loro creator preferiti.
L’utilizzo di influencer per la promozione di servizi e attrazioni turistiche permette di ottenere un’ottimo risultato, poiché il linguaggio narrativo immediato dei social media incrementa l’interesse e l’avvicinamento di ospiti più giovani e difficili da conquistare, dandogli un “assaggio” di una futura esperienza.
Ma questo tipo di promozione è davvero efficace?
Ebbene, pare proprio di sì. Lo dimostrano i dati:
Lo studio di Influencer marketing Hub 2023 (The State of Influencer Marketing 2023: Benchmark Report) ha rivelato che il 90% dei marketing manager ritiene l’influencer marketing molto efficace e il 72% concorda sul fatto che l’influencer marketing fornisca clienti di qualità superiore.
Altri dati sull influencer marketing
L’ Influencer marketing Hub afferma che nel 2022 il valore dell’ influencer marketing si attestava sui 16,4 miliardi di dollari. La previsione di crescita del mercato globale delle piattaforme di influencer marketing invece si aggira intorno a un valore di 84,89 miliardi di dollari entro il 2028.
A dimostrazione del fatto che l’influencer marketing sia uno strumento da tenere in considerazione, anche e soprattutto nel settore turistico, nel 2016 si è registrato un aumento del 465% delle ricerche riguardo l’influencer marketing solo su Google. Il dato generale, che dal 2016 fino al 2019 vede un aumento delle ricerche del 1500%, ha avuto poi un calo derivante dal fatto che l’influencer marketing è tanto comune da diventare quasi un fenomeno mainstream (fonte: Global influencer market size 2023 | Statista).
Secondo il Digital Marketing Institute poi, il 49% dei consumatori dipende dalle recensioni e dai consigli degli influencer, tuttavia l’82% è fortemente influenzato dalle opinioni condivise da amici e familiari, usando queste per indirizzare le proprie decisioni di acquisto.
L’influencer marketing funziona anche in Italia?
L’influencer Marketing è nato negli Stati Uniti, ma è stato esportato in Europa (e in Italia) intorno al 2015. L’indagine “Travel by People”, svoltasi in 20 regioni Italiane nel 2020, dimostra infatti che il rapporto tra turismo e influencer marketing funziona in molti ambiti tra i quali: aumento della visibilità e riconoscibilità della destinazione, promozione di prodotti e itinerari del territorio, con annesso miglioramento della reputazione online dello stesso, aumento delle visite sui siti web e sviluppo del posizionamento di una specifica località.
A tal proposito, la Regione Veneto ha organizzato una sfida digitale della durata di tre mesi, in cui 28 tra influencer e content creator sono stati divisi in squadre secondo la provincia di appartenenza, con lo scopo di creare contenuti volti alla promozione del territorio e dei prodotti regionali. Il governatore della regione definisce l’iniziativa “una promozione spontanea, vivace che non impegna il bilancio regionale in costose campagne pubblicitarie”. Sarà veramente così?
Conclusioni
L’influencer marketing è un’opportunità reale alla portata di tutti. Ogni strategia di marketing in ambito turistico ha l’obiettivo di coinvolgere, raccontare incuriosire e attrarre. Se anche tu vuoi integrare alla tua strategia di comunicazione un’attività di influencer