TikTok: rivoluzione digitale ed editoria

Tik Tok inizierà a pubblicare libri? Sembrerebbe proprio di sì.

La notizia ha fatto scalpore, portando con sé preoccupazioni soprattutto riguardo alle implicazioni sulle dinamiche dell’editoria tradizionale. Ma andiamo con calma.

TikTok e la snackulture

TikTok ha già contribuito a cambiare il modo in cui si leggono i libri: molti sono gli account di utenti che leggono piccole parti di libri. In questo modo i follower, continuando a scrollare, scopriranno il continuo della storia. Questo meccanismo alimenterebbe la cosiddetta snackulture, secondo cui la fruizione dei consumi culturali, di breve o brevissima durata, sarebbe sempre più frammentata e frequente durante l’arco della giornata.

Cosa sta succedendo a Tik Tok?

Ultimamente però l’applicazione sta cambiando il modo in cui si vendono i libri, tanto che interi scaffali delle librerie vengono riempiti con i titoli più virali del momento su TikTok. Gli editori si rivolgono ai librai per sapere cosa chiedono i giovanissimi frequentatori della piattaforma, che sono diventati un nuovo target appetibile.

Questo fenomeno sta diventando difficile da ignorare; Treccani ha addirittura inserito nel proprio vocabolario due neologismi “booktok” e “booktoker”  legati alla comunità di lettori che si è creata su TikTok.

Ad aprile 2023 l’azienda proprietaria dell’applicazione, Byte Dance Lemon Inc, ha depositato negli Stati Uniti un nuovo marchio commerciale per la fornitura di servizi editoriali: 8th Note Press. Da quel momento è iniziata la corsa allo scoop, per sapere se e quando TikTok comincerà a pubblicare libri.

Cosa dicono le indagini?

Secondo Business Insider, uno dei siti di informazione aziendale più popolare al mondo, 8th Note Press potrebbe occuparsi di un’app per scaricare, leggere e commentare e book all’interno di una community digitale. Si parla anche di un insieme di servizi per ordinare i libri in formato audio, digitale o cartaceo e consultare online i libri non scaricabili. Per gli autori sembrerebbe invece esserci un servizio dedicato alla pubblicazione di ebook, audiolibri e libri cartacei, e alla vendita al dettaglio di libri e pubblicazioni.

Tuttavia, l’inclusione di un ampio raggio di servizi è normale quando si registra un nuovo marchio commerciale, in modo da tutelare il futuro del brand ed evitare che i concorrenti lo utilizzino in settori affini.

In tutto ciò però, non è detto che Byte Dance (TikTok) voglia veramente inserirsi in tutti questi business, compresa l’apertura di librerie fisiche e digitali, come sembrerebbe apparso dall’elenco dei prodotti e servizi associati al marchio. L’azienda tuttavia non si è espressa, ribadendo invece di “essere sempre alla ricerca di nuove opportunità”.

Qual’è l’ipotesi più condivisa?

Una delle ipotesi più accreditate, secondo Techcrunch è che TikTok utilizzi il suo brand per penetrare il mercato editoriale partendo da un’app dedicata ai lettori.

I book influencer su TikTok già esistono, ma in questo caso potremmo essere di fronte all’uscita di un’app a sé stante, su cui i lettori possono scaricare, comprare libri, segnare i progressi di lettura, scambiarsi opinioni, consigli e discutere collettivamente.

Secondo questa prospettiva, staremmo assistendo ad un’operazione già condotta da Amazon, con poco successo, quando nel 2013 acquistò Goodreads.

Le sorti di un’ app di lettura collegata TikTok però potrebbero essere decisamente migliori, poiché potrebbe contare sul miglior sistema di selezione algoritmica. L’app infatti graviterà attorno a consigli di lettura personalizzati forniti a partire da quello che gli utenti fanno o chi seguono su TikTok.

Cosa ne Pensa il New York Times?

Secondo un’indagine del New York Times, Byte Dance sta cominciando a proporre accordi per la pubblicazione di nuovi titoli, ma anche veri e propri contratti editoriali a scrittori soprattutto di genere romance, che è il più popolare su TikTok.

Tra le scoperte del giornale americano risulta che Byte Dance avrebbe assunto Katherine Pelz, editor americana di esperienza nel campo del romance, per individuare romanzi ed autori da pubblicare che siano in linea con il potenziale pubblico dei libri di TikTok.

Parrebbe poi che l’azienda sarebbe interessata a pubblicare solo ebook e non libri cartacei, almeno per il momento. Questo potrebbe cambiare quando Byte Dance avvierà un’attività di ecommerce sul modello di Amazon, il che potrebbe avvenire a breve, vista l’apertura dei magazzini di TikTok negli USA. Non è tutto rose e fiori però!

Quale sarà il destino di TikTok?

Da alcune e-mail scambiate con gli autori, sembrerebbe infatti che TikTok non sia disposta a riconoscere agli scrittori anticipi in linea con le somme che girano nell’editoria americana. Per compensare offrirebbe però una maggiore visibilità, garantita sulla piattaforma ai libri pubblicati da TikTok piuttosto che da altri editori (parliamo di circa il 40% in più di visualizzazioni), oppure la possibilità di organizzare campagne promozionali con TikTok influencer e content creator.

Ciò che pare chiaro è che il core business di TikTok rimarrà quello dell’intrattenimento. Tuttavia, in ottica di branding, o in questo caso di re-branding, il tentativo di inserirsi in un mercato poco affine al proprio, mostra la volontà, comune a molte delle big Tech, e anche a quella Cinese, di riposizionarsi come ecosistema da cui è difficile uscire.

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