Sanremo 2024: un festival ancora più social!

Pubblicato il: 19 Febbraio 2024Categorie: Fun Facts, News0 CommentiTempo di lettura: 9,3 min

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Anche quest’anno il Festival di Sanremo è giunto al termine, com’è giunto al termine pure il mandato di Amadeus che dopo cinque anni da direttore artistico lascia la conduzione libera per il prossimo che verrà.

Come l’anno scorso, pure nel 2024 il Festival ha raggiunto picchi di audience incredibili, battendo pure record come quello del più alto numero di share mai registrato in televisione.

Bisogna riconoscere ad Amadeus che in questi cinque anni è riuscito a svecchiare il Festival, che prima di lui veniva quasi snobbato, grazie anche all’avvento dei social e del Fantasanremo, che è riuiscito ad attirare l’audience più giovane, ma mantenendo anche quella più anziana data la varietà di concorrenti in gara.

 

I numeri social di Sanremo 2024

Vincitrice del Festival ed anche vincitrice del maggior numero di follower guadagnati, Angelina Mango stacca gli altri cantanti di ben 122 mila follower, con un totale di 530 mila follower guadagnati, seguita da Geolier (408 mila) e Ghali (319 mila) per completare il podio.

I vincitori del maggior numero di engagement sono i BNKR44 (+82% su Tiktok), seguiti dai LA SAD (+65% su Tiktok) e a chiudere il podio la regina di questo Festival Angelina Mango (+62% su Facebook).

Invece per quanto riguarda il video più visto su Tiktok del canale ufficiale del Festival di Sanremo è Geolier, registrando un picco di 8,6 milioni di visualizzazioni, rappresentante la sua prima performance al Festival col suo pezzo “I p’ me, tu p, te” cantato la prima serata.

Per quanto riguarda gli share televisivi, quest’anno il Festival si è superato, raggiungendo il maggior numero di share col 74,1% con la quinta serata, mentre il momento con più telespettatori sintonizzati, col numero da capogiro di 18.259.000 di persone, è stato quando durante l’ultima serata sul palco erano presenti Roberto Bolle e Fiorello.

Per concludere, come non parlare del gioco parallelo al Festival: il Fantasanremo. Quest’anno le persone che si sono scaricate l’applicazione sono state 2,6 milioni di utenti, con un complessivo di 4,2 milioni di squadre. Anche durante questa edizione gli artisti si non messi in gioco per tentare di far più punti possibile per tutte quelle persone che hanno creduto in loro e presi nella propria squadra, pagandoli anche parecchi “Baudi” in alcuni casi. I vincitori del Fantasanremo quest’anno sono stati i LA SAD, che alla loro prima partecipazione al Festival hanno totalizzato un punteggio di 486 punti.

 

I trend social di Sanremo

Anche quest’anno, principalmente su Tiktok, ci si può essere imbattuti in trend riguardanti Sanremo, da balletti con la tua canzone preferita di sottofondo a veri e propri giochi fatti in collaborazione con gli artisti in gara che si possono trovare nei profili ufficiali del Festival.

Tra le canzoni più utlizzate su Tiktok si può trovare “Tuta Gold” di Mahmood, a cui è stata dedicata un balletto che ha scatenato un vero e proprio trend, in cui varie persone lo riproponevano uguale o a modo loro.

Un altro trend è stato quello di utilizzare alcune canzoni in chiave ironica come sottofondo di alcuni Meme, di solito prendendo una frase per lo scopo della battuta presente all’interno del video o rallentandondola e abbassandondola di tonalità, riprendendo un trend Meme di Novembre scorso. Questa tipologia di trend ha come target la Gen Z, anche se molte volte pure i cantanti che ne vengono a conoscenza decidono di partecipare stando al gioco e molte volte questo porta ad un aumento di follower ed interazioni. Infatti secondo me al giorno d’oggi bisogna essere abili a stare al passo coi tempi riuscendo a cavalcare l’onda dei social.

Infine sul canale Tiktok SanremoRai si possono trovare dei video in cui i cantanti partecipano al gioco “m’ama non m’ama”. Lo scopo del gioco è quello di far girare una ruota a forma di margherita in cui in ogni petalo c’è scritto o “m’ama” o “non m’ama” con la faccia di Amadeus (facendo un gioco di parole “m’ama” perché molte volte il conduttore del Festival viene chiamato anche “Ama”), mentre in un singolo petalo c’è scritto “ama dance”, che consiste nel ricreare il balletto andato virale fatto da Amadeus lo scorso anno. In base a quello che esce i cantanti devono rispondere ad una cosa positiva o ad una cosa negativa. Il video più visto di questo trend è stato quello fatto con Geolier e BigMama, entrambi arrivati ad 1,8 milioni di views.

 

Messaggi di pace e censura a Sanremo

Come da ogni anno a questa parte il Festival non può non creare polemica. Quest’anno, data la situazione delicata tra Israele e la Palestina (senza dimenticarsi il conflitto tra la Russia e l’Ucraina), alcuni cantanti hanno deciso di lanciare dei messaggi di pace sul palco dell’Ariston, cosa che è stata colta positivamente purtroppo non da tutti. Son stati principalmente due artisti ad aver creato più polemica su tutti.

Il primo artista a finire al centro della bufera mediatica è stato Dargen D’amico, che con il suo brano “Onda alta” parla della strage in mare dei migranti che affrontano la tratta del Mediterraneo per tentare di entrare in territorio europeo. Il suo look sfoggiato nella prima serata è stato un abito con addosso degli orsacchiotti di peluche per ricordare i tanti bambini che il mare si è portato con sé. Oltre al testo provocatorio che parla di questa tematica che è sempre stata scomoda, ha deciso di lanciare un altro messaggio riferito ai bombardamenti avvenuti a Gaza negli ultimi mesi: “Ci sono bambini sotto le bombe, senza acqua senza cibo. Il nostro silenzio è corresponsabilità: la storia e Dio non accettano scena muta. Cessate il fuoco“.

Il secondo invece è stato Ghali, che con il brano “Casa mia“, ha acceso la polemica con queste due frasi presenti all’interno del brano: “Casa mia, casa tua che differenza c’è?“, “Come fate a dire che qui è tutto normale. Per tracciare un confine con linee immaginarie bombardate un ospedale, altro che amore“. Il riferimento alle guerre in corso è chiaro.

Quello che ha fatto traboccare il vaso secondo l’opinione pubblica è stato quando nell’ultima serata, subito dopo la sua esibizione e i ringraziamenti, ha sceneggiato una gag assieme ad un alieno, mascotte della sua canzone, che gli ha sussurrato all’orecchio del cantante “stop al genocidio”.

Il messaggio di pace lanciato dall’artista non è stato ben visto, infatti l’ambasciatore d’Israele in Italia Alon Bar ha scritto sul suo profilo X queste parole:
Ritengo vergognoso che il palco del Festival di Sanremo sia stato sfruttato per diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile. Nella strage del 7 ottobre, tra le 1200 vittime, c’erano oltre 360 giovani trucidati e violentati nel corso del Nova Music Festival. Altri 40 di loro, sono stati rapiti e si trovano ancora nelle mani dei terroristi insieme ad altre decine di ostaggi israeliani. Il Festival di Sanremo avrebbe potuto esprimere loro solidarietà. È un peccato che questo non sia accaduto. #Sanremo2024 #October7Massacre“.

Ma non solo la comunità ebraica si è scagliata contro Ghali, ma anche il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizzio Gasparri, componente della commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai, che anche lui pubblica questo messaggio: “Leggo con tristezza l’intervento sui social dell’ambasciatore di Israele in Italia, Alon Bar, che giustamente depreca alcune affermazioni fatte al Festival di Sanremo. Spero che i vertici dell’azienda si scusino con le autorità di Israele ed attuino interventi riparatori, tenuto conto delle giuste proteste dell’Ambasciatore di Israele. La Rai non può vivere fuori dalla realtà”.

La risposta di Ghali non tarda ad arrivare, che il giorno seguente a “Domenica In – Speciale Sanremo“, programma condotto da Mara Venier, dopo essersi riesibito risponde all’ambasciatore israeliano: “Non so cosa rispondere, mi dispiace tanto che l’ambasciatore abbia risposto in questo modo. C’erano tante cose da dire. […] E per cosa dovrei usare questo palco? Io sono un musicista e ho sempre parlato di questo da quando sono bambino. Non è dal 7 ottobre, questa cosa va avanti già da un po’. Continua questa politica del terrore e la gente ha sempre più paura di dire stop alla guerra e stop al genocidio, le persone sentono che perdono qualcosa se dicono viva la pace. È assurdo e non deve succedere questo. L’Italia porta valori completamente opposti“.

 

John Travolta vs Russel Crowe

Prima di parlare del “dissing” avvenuto tra i due attori bisogna fare un passo indietro, più precisamente a mercoledì 7 febbraio, quando durante la seconda serata del Festival tra i vari ospiti era presente pure l’attore John Travolta che, a detta di Amadeus, era al corrente di quello che sarebbe successo durante la sua ospitata, ovvero una performance, a detta di tutti sui vari social e trasmissioni, a dir poco del ridicolo. Questa performance consisteva nel ricreare assieme a Fiorello e ad Amadeus il celebre “ballo del qua qua“, una cosa che l’attore non dimenticherà tanto facilmente, anche non firmando la liberatoria alla Rai.

Ma entriamo nel vivo del drama. Durante la terza serata si è esibito come ospite l’attore Russel Crowe, che con la sua band ha cantato sul palco dell’Ariston. Finita l’esibizione la co-condutrice della serata Teresa Mannino cita assieme all’attore vari nomi di altre star di origine italiana, tra i quali pure l’attore di “Grease”, il che ha ha scatenato la reazione dell’attore del “Gladiatore” mimando il balletto interpretato dalla sera prima dal suo collega per poi farsi scappare un “What the f…”, la cui reazione di Amadeus è stata quella di battergli il cinque piegandosi in due dalle risate. La reazione dei social è stata immediata, incoronando il “Gladiatore di Roma” come “Re di Sanremo”, seguendo i vari meme sul caso. Ma siamo davvero sicuri che la frase fosse riferita a John e non magari agli autori di Sanremo per averlo inserito nella lista? Resteremo probabilmente col dubbio.

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